7 Luglio 2025

Campagne digitali 2025: come stare al comando e pilotare l’IA

Ludovico Villa
Ludovico Villa SEM SPECIALIST

Articoli Campagne di Advertising
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Oggi l’AI non è solo uno strumento di supporto operativo, ma una risorsa strategica utile per ripensare l’approccio al lavoro. Automatizzando le attività ripetitive, ti consente di risparmiare tempo e concentrare energie e creatività su ciò che davvero fa la differenza!

 

Questa trasformazione ricorda l’introduzione del pilota automatico, che ha rivoluzionato l’aviazione civile. Allo stesso modo, anche nel digital marketing, l’evoluzione tecnologica sta segnando un cambiamento profondo, da comprendere e gestire con consapevolezza.

 

Ma cosa significa concretamente progettare una campagna digitale nel 2025? E soprattutto, quali fattori faranno la differenza tra una strategia efficace e una destinata a fallire?

 

In questo articolo esploreremo questi temi, proprio come farebbe un buon copilota: analizzando gli strumenti, i dati e le scelte che guidano le piattaforme pubblicitarie basate su IA, per ottimizzare l’erogazione degli annunci e massimizzare i risultati.

Strumenti di bordo: conoscere l’IA per non perderne il controllo

Come ogni buon pilota prima del decollo, anche chi lavora nel digital marketing deve conoscere a fondo gli strumenti disponibili e capire come funzionano.

 

Oggi Google mette a disposizione nuove integrazioni e funzionalità che, se padroneggiate, permettono di applicare strategie in modo efficace, tracciando risultati misurabili e coerenti. È la condizione essenziale per valutare con consapevolezza la reale efficacia delle nostre azioni.

 

Inoltre, bisogna considerare la nuova modalità di ricerca a cui gli utenti si stanno sempre più abituando, un’esperienza conversazionale, meno focalizzata sulle singole parole chiave e più orientata al linguaggio naturale. Questo cambiamento è guidato dall’evoluzione di Google Search, che sta integrando strumenti come AI Overviews e, più recentemente, AI Mode.

 

AI Mode è una nuova modalità di ricerca all’interno di Google Search - attiva ad oggi negli USA e in India - che sfrutta l’intelligenza artificiale per offrire risposte sintetiche, personalizzate e contestualizzate. 

Ma quali sono le principali novità che possiamo sfruttare per ottimizzare le campagne a pagamento e restare saldamente al comando, anche con l’IA in cabina di pilotaggio?

 

  • Strategie automatizzate: la nuova rotta
    Google Ads offre diverse strategie di offerta automatizzate che analizzano in tempo reale una grande quantità di segnali: dal comportamento dell’utente al contesto e agli interessi. Tutto per individuare le persone più inclini a completare l’obiettivo impostato per la campagna.

  • AI Max: il motore dietro le nuove campagne
    Proprio per adattarsi a questa nuova rotta tracciata dall’intelligenza artificiale, Google ha introdotto una nuova tipologia di campagna sulla rete di ricerca: AI Max. Questa modalità rivoluziona il concetto di targeting, superando le parole chiave tradizionali e puntando sugli intenti espressi dagli utenti. È un approccio interamente guidato dall’IA, che si occupa non solo di ottimizzare offerte e pubblico, ma anche di interpretare il contesto delle ricerche per massimizzare i risultati.
    Con AI Max, il copilota digitale non si limita più a suggerire la rotta: prende decisioni autonome, lasciandoci il compito di indicare solo la meta verso cui vogliamo volare.
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Il piano di volo per il marketing 2025

Abbiamo visto come l'AI sia ormai protagonista tanto nella nostra quotidianità quanto nel digital marketing. Resta però la domanda centrale: quali azioni servono per progettare e guidare campagne sempre più automatizzate?

 

Esattamente come un bravo copilota, chi lavora nel marketing dovrà capire quando lasciare l’IA al comando e quando intervenire per correggere la rotta. Come fare?

 

  1. Parti dalla strategia, non dai canali.
    Prima di scegliere qualsiasi canale, è indispensabile costruire una strategia solida. Serve conoscere a fondo il prodotto o servizio, il pubblico e il suo modo di pensare. È questo il primo passo per campagne davvero efficaci.
  2. Costruisci strutture semplici e stabili.
    Le piattaforme pubblicitarie hanno enormi potenzialità, ma richiedono stabilità per apprendere e ottimizzare le campagne. Interventi frequenti o modifiche troppo drastiche possono far ripartire il ciclo di apprendimento da zero, rallentando i risultati.
    È un po’ come un investigatore che, dopo aver analizzato decine di documenti, sta per risolvere un caso. Ma proprio sul più bello, qualcuno gli porta via tutti i fascicoli. E deve ricominciare da capo.

     

  3. Pensa in maniera sinergica.
    Oggi non basta più la sola ottimizzazione tecnica. Serve una sinergia tra competenze: analisi del target, messaggi coinvolgenti, creatività curata, landing page efficaci e dati di qualità.

Questi sono gli elementi che preparano il terreno su cui far lavorare al meglio il nostro copilota digitale.

 

La bussola della qualità

Come un copilota che non si lascia distrarre da troppe spie sul cruscotto, anche nel digital marketing è essenziale concentrarsi sui KPI davvero rilevanti per guidare decisioni consapevoli.

 

Oggi, fenomeni come le “zero-click search” (ricerche in cui gli utenti trovano risposte direttamente nella SERP senza cliccare su alcun link) impongono di ripensare le metriche di successo.

 

Non basta più contare clic o impression: servono indicatori capaci di misurare il reale valore delle interazioni.

 

Dobbiamo spostare l’attenzione dalla quantità alla qualità. Perché è proprio lì che si gioca il vero risultato delle nostre campagne.

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Il Pilota decide la meta, l’IA trova la strada

Come un copilota che imposta la rotta, chi gestisce campagne digitali deve indicare all’IA quali obiettivi contano davvero.

 

La scelta dei KPI su cui ottimizzare l’erogazione degli annunci è decisiva, perché guida il lavoro dell’algoritmo e influenza i risultati.

 

Se puntiamo solo sui clic, rischiamo di spendere su interazioni superficiali. Meglio fissare obiettivi concreti, come acquisti o compilazioni di form, che spingono l’IA a trovare utenti davvero interessati.

 

E se il CPM (Costo per Mille impressioni) cresce, non deve spaventarci: spesso è il segnale che stiamo parlando a un pubblico più qualificato, interessato e prezioso, con un impatto positivo nel medio-lungo termine sui risultati.

Piloti e Copiloti per volare con l’IA

Nel 2025 non basta conoscere la piattaforma. Serve visione, intuito e la capacità di guidare l’IA verso ciò che conta davvero.

Strategia, dati di qualità, creatività mirata e KPI pertinenti sono la nostra bussola. L’IA ha potenzialità elevate, ma ha bisogno di un bravo pilota.

Il futuro delle campagne digitali è già qui. E non premierà chi si limita a premere “play”, ma chi sa tracciare la rotta e condurre il viaggio.

Sai già qual è la rotta giusta per le tue campagne digitali?

Facciamo il punto insieme.

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